E poi, arrivò il BENZOINO

A partire dal mese di maggio e fino ad agosto, tramite una mannaia detta anche “parang”, vengono praticate piccole e profonde incisioni nella corteccia dell’arbusto Styrax benzoin . L’albero, che non ha un proprio sistema di secrezione e che normalmente non produce resina, a causa di queste ferite per il trauma vissuto, produce un liquido di colore del miele, che si solidifica in grani appena sfiora l’aria, chiamati “lacrime”. Solo quando questa sostanza sarà indurita, si potrà raccogliere il Benzoino tramite appositi strumenti.

Da migliaia di anni viene impiegato in Oriente come medicinale o come incenso, si pensava che le fumigazioni di benzoino allontanassero gli spiriti malvagi… in Occidente invece veniva usata come rimedio ai disturbi respiratori. Oggi in tutto il mondo il Benzoino trova la sua massima espressione artistica nella profumeria, la sua tintura alcoholica è un insostituibile solvente e la sua essenzialità è una persistente nota di fondo che aiuta a fissare sulla pelle i vari aromi cingendoli a se e rilasciandoli lentamente come fossero perle di serenità. Il Benzoino entra a far parte delle nostre vite, della nostra quotidianità, dei nostri profumi ogni giorno con discrezione. Discreto come le lacrime che la corteccia del suo albero fa scivolare poco a poco. Oltre stimolare la sensualità, il profumo del benzoino ha in effetti un’azione rasserenante sulla psiche ed è utile nei momenti di tristezza e angoscia.

Quando ho iniziato a fare ricerche su questa meravigliosa essenza mi sono resa subito conto della sua estrema versatilità. Agente di fragranza, fissativo in profumeria e cosmetica e addirittura con mia totale sorpresa scoprire che fa parte anche di miscele di Tea che adoro mi ha decisamente illuminata su questa meraviglia della natura. Fa parte dell’Universo sussurrandosi.

Esistono poi, due qualità diverse di Benzoino, quello del Siam con lacrime frangibili e pungenti, è la varietà più rara e preziosa; di colore giallo con sfumature più ambrate e odore finissimo e il Benzoino di Sumatra: grigiastro e dall’aspetto zuccherino, meno pregiato il cui aroma è meno acuminato e le lacrime estremamente grossolane e mandorliformi.

 

L’odore di benzoino è caldo, rilassante… il suo sentore vanigliato ed il suo sentire d’ovatta ci fanno ricordare la dolcezza che spesso soffochiamo. Quest’essenza che nasce dalle lacrime culmina in un sorriso. Come si armonizza con tutte le altre note, come rasserena il nostro spirito, come ci porta alla mente immagini dell’infanzia fa sperare che ci sia in ogni momento, in ogni persona, in ogni dolore una parte d’improbabile dolcezza.

10 gocce di olio essenziale di Benzoino nell’acqua, quindi immergersi nella vasca da bagno per 10 minuti per stimolare la circolazione sanguigna, scaldare il corpo, sciogliere conseguentemente le tensioni e aprire il naso.

ASSAGGI DI BENZOINO:

Acqua di Parma Colonia intensa; Amouage Interlude Woman; Amber nude di Atelier Cologne; Havana Vanille de L’Artisan Parfumeur; Avant Garde di Lanvin; L’Ile Bleu de Manuel Canovas; Chypre Rouge di Serge Lutens; Ombre Mercure de Terry de Gunzburg