Parliamo di Narcisi, e qui ci sarebbe un capitolo a parte per gli uomini, ma mettiamo da parte le paturnie maschili ed il loro mondo per il momento, e concentriamoci su questo fiore poetico.
Il suo nome deriva dal termine greco narkissosche a sua volta deriva dalla parola narkao che significa intorpidire o irrigidire.
Che bello il Narciso! Un fiore aggraziato e profumatissimo che seppur dalle dimensioni contenute può raggiungere altezze di 50 centimetri! Ne esistono tante e varie specie ma tutte accomunate da eleganza e bellezza.
Lo sapevate? E da qui riprendiamo le paturnie maschili, mai fiore fu più azzeccato di questo: dalla mitologia greca, narra Ovidio che Narciso nacque dal dio del fiume Cefiso e della ninfa Liriope. Crescendo Narciso divenne un giovane di straordinaria bellezza ma dal cuore duro. Questo attraeva molte ninfe ma Narciso le rifiutava una ad una. Un giorno però una di esse di nome Eco, amareggiata dal suo rifiuto, si ritirò nelle valli desolate a piangere e disperarsi per il suo amore non ricambiato fino a quando il suo corpo non sparì e di lei rimase solamente la voce. – Sì, noi donne siamo bravissime a drammatizzare il drammatico!-
La storia di Eco colpì e fece rattristire la dea Nemesi, la dea dei delitti impuniti – La catwoman della mitologia greca praticamente – la quale decise di punire Narciso. Un giorno mentre era a caccia s’imbatté in una pozza d’acqua e decise di bere ma a quel punto vide la sua immagine riflessa e si innamorò perdutamente di se stesso. – Che novità per gli uomini eh? – Rimase a contemplare l’immagine nella pozza per lungo tempo ed alla fine si rese conto che l’unica immagine che vedeva era la sua. Cosciente che non avrebbe mai potuto ottenere il suo amore decise quindi di lasciarsi morire. La profezia di Tiresia si era avverata. Quando le niaidi, ninfe delle acque dolci, e le driadi, ninfe delle querce, decisero di prendere il suo corpo per il funerale al suo posto trovarono un fiore, che fu chiamato Narciso.
Nel linguaggio dei fiori il narciso ha significati positivi è negativi, nel positivo rappresenta l’autostima, personalità forti e sicure di se, di contro nel negativo rappresenta la vanità e l’incapacità d’amare – e qui torniamo ai nostri amatissimi narcisisti con tendenze egoiche da urlo!-
L’assoluta di Narciso si ottiene mediante distillazione dalla concreta, il suo odore dolce è fortemente verde ed erbaceo, è in sé un potentissimo narcotico con proprietà antispasmodiche eccellenti. Ecco perché il suo profumo deve essere bilanciato in dosi oppure accostato ad altre materie prime, potrebbe causare anche cefalee.
Lo sapevate che nell’antica Roma utilizzavano il narcissum, un unguento ottenuto dai fiori di Narciso per comporre fragranze oppure in Arabia era utilizzato come potente afrodisiaco? Insomma ci troviamo di fronte ad un fiore piccolo ma dalle possibilità e proprietà incredibili.
Pierre Guillaume porta nella collezione Parfumerie Generale una fragranza elegante e selvaggia su una scia chypre-floreale, sensuale ed animale, come una cavalcata nella brughiera a briglie sciolte con i capelli al vento: questa fragranza è Arabian Horse 3.1.
Con un numero incredibile di ingredienti di rara qualità possiamo trovare l’assoluta di narciso, l’assoluta di labdano e il cypriol cœur – creano un disegno olfattivo sontuoso, irregolare ed molto evocativo. Percezioni umide di erba e fiori selvatici, pelle vintage e sudore animale si intrecciano in questa fragranza che inizia il suo galoppo con note vegetali fresche, riscaldandosi poi con cypriol, legni e ambra che danno un tocco orientale.